(il “temìno” viene suonato sugli accordi della strofa) Erano gli anni 50, andavo alla Standa insieme a mammà, mi apparve un angelo e disse: “Tuo tutto questo un bel giorno sarà!” Tornato a casa, nel bagno, ebbi un altro segno del Fato creator: La mano prese lo spunto e mi trovai unto da Nostro Signor Mi sono fatto da solo, sull’elicottero volo, ma non disdegno la nave, ricordo soave della gioventù Mi sono fatto da solo, mi sono alzato dal suolo, mi sono fatto i cartelli con tutti i capelli che ormai non ho più Anni sessanta moderni: allestivo gli esterni del mio kolossal, ma, con cinque o sei palazzine, non potevo neanche comprarmi la Spall Sui ponti delle crociere passavo le sere a cantar “La vie en rose”, Marcello, sotto la coppola, diceva: “Minchia; jè nostra ‘sta ccos!” Mi sono fatto da solo, sull’elicottero volo… (assolo di saxoprano sugli accordi del ritornello) Il Murator Venerabile disse: “Sei abile, vieni tra i miei! Ecco il cappuccio e la tesseranumero uno-otto-uno-sei” Poi anni di truffe, di inganni e indicibili affanni, ma niente di ché: davo una mano a Bettino, ospitavo mafiosi e pagavo lacchè Mi sono fatto da solo, sull’elicottero volo, ma non schifo il motoscafo, da cui mangio a sbafo, facendo l’off shore Mi sono fatto da solo, mi sono alzato dal suolo, mi sono fatto sei reti con trucchi e decreti da grande editor! Regalo immagini e suoni e tutti mi tengo buoni, ho dato un posto importante ad ogni brigante che mente per me Mi son comprato un paese di gente che fa le spese, e va al lavoro contenta, sognando villazze e pensioni da re… Ed ora che sono il padrone di questa nazione e comando il vapor, ho sistemato i miei conti e c’è un branco di tonti che mi crede ancor se dico che… Mi sono fatto da solo, sull’elicottero volo… NB: Il ritornello a volte finisce tronco (una cosa che capita anche agli alberi), se volete sapere quando, ascoltatevi il pezzo