Marlene Kuntz
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Fingendo La Poesia

Marlene Kuntz


Una carezza si corica
sulle creste agitate dell'oceano:
stelline d'oro si accendono
e pare il chiasso di una galassia magica.

Franta e rifratta si aduna in una corsia
la luce che il sole disegna andando via.

Stanno due palme dove termina
quella striscia di perline che galleggiano:
fronde fuori fuoco gialleggiano
come fuse nell'oro che le illumina.

Anche un gabbiano che passa per quella via
per un istante si indora con la sua scia.

Ti prego, taci e volgi gli occhi fin l
e resta con me a guardare.
Preferisco cos
e non mi chiedere
a cosa penso: inutile.
Preferisco cos, ti prego, non insistere.

Una carezza si corica
sul mio viso che interpone il suo velo,
sperdo lo sguardo in fondo al cielo
e ti resta una faccia fotogenica.

Se solo fosse stato ieri, sai
nel metallo prezioso eri un'effige
ma oggi - la mia maschera non dice -
l ti fondi e per me non tornerai.

Guardo nel sole che fugge e mi porta via,
guardo nel sole fingendo la poesia.

Ti prego, taci e volgi gli occhi fin l
e resta con me a guardare.
Preferisco cos
e non mi chiedere
a cosa penso: inutile.
Preferisco cos, ti prego, non insistere
Compositores: Cristiano Godano (SIAE), Daniele Ambrosoli (SIAE), Gianluca Bergia (SIAE), Riccardo Tesio (SIAE)Editor: Ala Bianca Group (SIAE)ECAD verificado obra #7228344 em 09/Abr/2024 com dados da UBEM

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