Sarei felice di caviglie più sottili di ossa sporgenti ai polsi di mani come fusi bianche e forti adatte alla viola di occhiaie profonde alla Cave una voce alla Callas ma
tutto è come sempre come vedi uguale a ieri io che vorrei da te migliaia di sorprese in buste chiuse io che ti amo più del mio cazzo rigido sul punto di esplodere io che vorrei rimpianti più veloci a trasformarsi in niente nessun ricordo niente
sarei attraente se scorresse meno gin nelle vene se riuscissi a dormire tu non brillassi come Keats nelle letture d'estate non brillassi nonostante Alice